La donna forte che restaurò le Suore Passioniste

(1819 – 1879)

Accettò come Gesù la “sua ora” quando vennero soppresse le Ancille della Passione. Sentiva di appartenere al Calvario, lieta di inabissarsi in quell’“ora”, per diventare con il Figlio “volontà del Padre”.

Luisa Natalizia, la futura Sr Crocifissa, era nata a Pontedera (Pisa) il 24 dicembre 1819 da genitori profondamente cristiani, che la educarono nella fede. A 17 anni scopri la vocazione alla consacrazione; sentì parlare della nuova fondazione che M. Maddalena Frescobaldi aveva iniziato alcuni anni prima a Firenze e si rese conto che il Signore la chiamava lì, fra le Ancille della Passione, a condividere la sua vita con le donne che avevano conosciuto le brutture del male e la misericordia risanante di Dio.

Al momento della vestizione religiosa prese il nome di Sr Crocifissa del Calvario, manifestando l’origine passionista dell’opera, secondo l’affermazione della Fondatrice: Il vostro Istituto è fondato sul Monte Calvario. Varie testimonianze parlano di lei come di una religiosa amante dell’orazione, del silenzio, distaccata da tutto e protesa ad appagare la sete del suo Sposo Crocifisso. Entrò subito nella fiducia della fondatrice e delle sorelle che vedevano in lei, nonostante la giovane età, una persona ricca di grande equilibrio interiore e di spiccata vita interiore. Certamente è per questo che, due anni dopo, alla morte della fondatrice, la volontà di Dio le chiese di guidare al suo posto la nascente comunità: Sr Crocifissa aveva solo vent’anni.

Quando per varie circostanze, la comunità fu soppressa, ella, a differenza delle altre, rifiutò di entrare in altri monasteri e, insieme alla sorella più giovane, Sr Pia, attese che l’ora di Dio si manifestasse. “Nell’anniversario della mia diletta e cara fondatrice – scrive al figlio Gino Capponi – si rechi a visitarne le ceneri e le dica che se Iddio mi aiuta come spero, riattiverò le Passioniste da lei tanto amate”.

L’ora di Dio arrivò quando a Signa, il 14 settembre 1872 insieme a Sr Pia e a un’altra giovane di Signa, prese nuovamente l’abito della Passione. Dopo aver superato immensi sacrifici ed aver portato la piccola comunità alla stessa missione del Ritiro di S. Gallo, adattata profeticamente ai tempi nuovi in cui viveva, morì il 23 febbraio 1879: l’Istituto contava ormai più di 12 Suore ed aveva aperte quelle strade attraverso le quali la Provvidenza l’avrebbe portata a tanti popoli e nazioni.

(cf. Come hanno testimoniato, pp. 31-55).

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