“Quello che avrete fatto ad uno di questi miei fratelli più piccoli, lo avrete fatto a me” (Mt 25,40).
Come donne chiamate a vivere la vocazione passionista, ci uniamo intimamente al ministero riparatore di Gesù Crocifisso il quale, solidale con l’umanità, ha assunto in tutto la condizione umana, eccetto il peccato. Come lui, vogliamo assumere il dolore di molti fratelli e sorelle esclusi da questo mondo e solidarizzare soprattutto con coloro che devono sradicarsi dal proprio Paese in cerca di possibilità di una vita più degna: gli esiliati e gli emigranti.
La nostra società è sfidata a ri-costruirsi secondo una logica di inserzione-inclusione, di partecipazione, di coesione sociale, di solidarietà-fraternità.
Preghiamo per queste realtà e in particolare per le persone che sono forzatamente fermate, che non trovano lavoro o un salario sufficiente alla sopravvivenza, o per pagare un’abitazione, preghiamo per i popoli impoveriti, per i bambini e le bambine ai quali è stata rubata l’infanzia.
Vogliamo riparare personalmente e comunitariamente il dolore dell’umanità, impegnandoci ad ascoltare, accogliere e aiutare.
Preghiera: Signore Dio nostro Padre, donaci un Cuore aperto, sensibile e solidale, capace di condividere il molto che abbiamo con coloro che non hanno niente. Colma i nostri cuori di compassione, ad esempio di Gesù di Nazareth e accompagna specialmente i fratelli e le sorelle che, in questo tempo di crisi cercano sicurezza per la propria famiglia e stentano a coprire le necessità fondamentali.