Atto riparativo

 “Dov’è il tuo fratello?” Gn 4,9

Nella nostra relazione con Dio ma anche nelle relazioni che viviamo tra di noi, facciamo sempre esperienza di uno scarto, di un’alterità. L’altro, che sia Dio o mio fratello o mia sorella, non è mai identico a noi, né come vorremo che fosse. C’è una differenza che ci interroga ma soprattutto ci inquieta o addirittura ci spaventa.
Nella nostra società tanti Caino vivono la differenza da Abele con gelosia. Non sanno accoglierla come dono. Desideriamo che l’altro sia uguale a noi stessi… Dio invece ci chiede di custodire l’altro, di custodire l’alterità. E custodirla nel proprio cuore, dove i sentimenti negativi si accovacciano, e dove dobbiamo imparare a dominarli.

Vogliamo riparare:

  • Quando il dominio sull’altro è più forte dell’accoglienza.
  • Quando la differenza non diventa spazio di comunione ma scarto.
  • Per ogni volta che le nostre relazioni non sono autentiche ma preferiamo nasconderci all’altro per paura di rivelargli chi siamo realmente.
  • Quando la Comunità, la famiglia, l’ambiente di lavoro non sono luoghi di incontro e di condivisione ma luoghi di rivalsa e di superiorità…

Impegno di vita: In questa settimana ci impegniamo a valorizzare l’altro con gesti concreti di vicinanza e di accoglienza.

Preghiamo: Padre, tu hai voluto che ogni realtà creata non fosse uguale all’altra. Insegnaci a custodire la differenza e a lasciarci da essa convertire alle logiche del dono. La Memoria della Passione del tuo Figlio Gesù ci faccia scoprire ogni giorno la bellezza di una relazione fraterna che si dona e si accoglie nel perdono, nella misericordia e nell’amore.

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