Atto riparativo

La presenza minacciosa del male (Catechesi del Papa)

“Con questa espressione”, ha spiegato il Santo Padre, “chi prega non solo non vuole essere abbandonato nel tempo della tentazione, ma anche liberato dal male”. Il verbo greco originale è molto forte: evoca la presenza del maligno che ci circonda e ci vuole divorare (cfr 1 Pietro 5: 8) e dal quale chiediamo a Dio la liberazione. Gesù, infatti, insegna ai suoi amici a invocare il Padre prima di tutto, anche e soprattutto nei tempi in cui il malvagio minaccia con la sua presenza.

Questa settimana vogliamo riparare la nostra autosufficienza nel voler allontanare Dio e pensare che siamo in grado di bastare a noi stessi e a non credere nella forza di Dio che ci sostiene nella nostra fragilità.

Impegno di vita
Cerchiamo di essere coerenti con la nostra fede, superando le forze del male che pervadono la nostra vita e missione accettando i fallimenti personali e della comunità.

Preghiera: “C’è un male nella nostra vita, che è una presenza indiscutibile. C’è un male misterioso che non è certamente opera di Dio, ma penetra silenziosamente tra le pagine della storia. Silenzioso come il serpente che porta silenziosamente il veleno”. Preghiamo che il Signore ci liberi da tutti i mali. Amen.

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