Atto riparativo

“O Dio, Tu mi hai ammaestrato fin dalla mia fanciullezza, e fino ad oggi io ho annunziato le tue meraviglie. E anche ora che son diventato vecchio e canuto, o Dio, non abbandonarmi fino a che abbia raccontato la tua Potenza a questa generazione e i tuoi prodigi a tutti quelli che verranno”. ( Sal 71. 17-18)

Anziani o anziane, vecchi o vecchie, nonni o nonne, sono tanti i modi per definire ed indicare sensazioni, pensieri ed emozioni  sperimentati nell’ultimo tratto del viaggio della nostra vita. Come vediamo gli anziani? Come stare vicino a loro? È un periodo della vita da cui nessuno può scappare. Nel senso che poco a poco tutti arriveremo a questo periodo. Mentre siamo ancora forti, dobbiamo essere per gli anziani come le loro due mani e i loro  due piedi in modo che loro si sentano ancora forti  per continuare il cammino  e  l’esperienza della vita,  e poter così continuare a sorridere. Stare vicino a loro, come Gesù lo è sempre accanto a noi.

Vogliamo riparare
La nostra mancanza nel guardare gli anziani con gli stessi  occhi di Dio. Saper cogliere le loro necessità per poterli accompagnare e non farli sentire soli.

Impegno di vita
Questa settimana mi impegno ad essere disponibile per ascoltare quello che gli anziani vogliono raccontare, parlare. E porgere attenzione a tutto  quello che loro vogliono mostrare.

Preghiamo:
O Dio Eterno, che nel passare degli anni  Tu rimani sempre lo stesso, sii vicino a coloro che sono anziani. Sebbene il loro corpo si indebolisce, fa’ che il loro spirito sia forte, perché con pazienza possano sopportare il peso delle stanchezze, delle noie. Insegnaci a dare loro conforto e gioia  anche con momenti ricreativi e di festa.  Amen.

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