Atto riparativo

L’azione dell’Educatore trova compimento attraverso una crescita progressiva, resa propizia da “gesti di attenzione e di Amore” (… li educò, ne ebbe cura, li custodì…); Richiede partecipazione ed esige una fiducia assoluta e incondizionata.

Su questo sfondo surreale e preoccupante, che ha visto la vita scolastica interrotta bruscamente, ma che tuttavia, anche se non in presenza attiva, continua il suo percorso con insegnanti impegnati e presenti nella vita degli alunni e delle loro famiglie. Possa questa esperienza trasformarsi in occasione di riflessione in cui pensare, immaginare, costruire e condividere, siano il motore per un futuro nuovo ricco di nuove relazioni

Vogliamo riparare
– La mancata presa di posizione del governo che crea una forte preoccupazione per il futuro delle scuole ed di intere famiglie, a fronte di una situazione economica che ne sta ponendo a rischio la stessa sopravvivenza.
– Il disagio di tanti bambini e giovani che hanno dovuto affrontare la solitudine, la paura di questi giorni da soli, senza poterla condividere con gli amici.

Impegno di vita
– Con la nostra preghiera uniamo le forze per non far venir meno un’esperienza che trova compimento in un rapporto di ascolto e fiducia tra insegnanti, alunni e famiglia.
– Per un ritorno a scuola e alla vita sociale dei nostri bambini, pensiamo ad un “patto educativo territoriale” in cui scuola, famiglie, enti locali, società civile, costruiscano un continuum coordinato di esperienze e pratiche da offrire ai bambini per ri-tornare alla vita.

Preghiera
Dio, sorgente di vita e di grazia, dona a tutti gli operatori coinvolti nel mondo delle scuole di collaborare al compimento del tuo disegno d’amore sui bambini e sui giovani, perché si formino alla scuola di Cristo, tuo Figlio, che è modello Perfetto dell’uomo, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli Amen.

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