Atto riparativo ( 4 settembre)
Amare i nemici, difficile ma non impossibile ( Papa Francesco)
Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. Amate invece i vostri nemici, fate del bene … e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso (Lc 6, 27.35-36)
Gesù ci lascia come suo comandamento, il comandamento dell’amore, amare come Lui ci ha amato, di un amore gratuito, senza misura e fino alla fine, “quando ancora eravamo nemici”!
Il modello è sempre Gesù, che dal legno della Croce morendo chiese al Padre il perdono per i suoi crocifissori! L’amore per i nemici è umanamente difficile, ma possibile se invocato come dono nella preghiera, da figli che riconoscendo la Misericordia ricevuta dal Padre, ne diventano strumento, “canali” per gli altri, anche per i nemici.
Vogliamo riparare :
• La nostre mancanze di perdono nel quotidiano, anche per piccole offese o incomprensioni
• La nostra incapacità e il poco impegno nell’amare gli altri andando oltre i sentimenti di simpatia o antipatia che ci suscitano “a pelle”
• La mancanza o povertà di preghiera per coloro che ci fanno del male
• La durezza dei cuori chiusi alla possibilità del perdono
Impegno di vita e Preghiera:
«Ci farà bene, oggi, pensare a un nemico – credo che tutti noi ne abbiamo qualcuno – uno che ci ha fatto del male o che ci vuole fare del male o che cerca di fare del male. La preghiera mafiosa è: “Me la pagherai”. La preghiera cristiana è: “Signore, dagli la tua benedizione e insegnami ad amarlo”. Pensiamo a lui. Preghiamo per lui. Chiediamo al Signore di darci la grazia di amarlo».
(Papa Francesco)