Atto riparativo

13 novembre (Atto riparativo * Provincia Immacolata)

Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto (Mt 2, 13-14).

Vogliamo riparare:
L’atteggiamento della società che tratta gli immigrati e i rifugiati come minaccia, invece di creare politiche che favoriscano l’integrazione di tutti.

Impegno di vita per questa settimana:
Il nostro impegno sarà quello di renderci consapevoli che una società che separa erroneamente tra “dentro” e “fuori” non è umana perché va contro i diritti di ogni uomo e di ogni donna. Non possiamo cambiare il mondo, ma possiamo aiutare il mondo a cambiare.

Preghiera: Dio Onnipotente, ci troviamo in uno stato di emergenza totale che coinvolge la persona con il suo destino nel mondo in cui viviamo oggi. Aiutaci a capire che, come la famiglia di Nazareth è fuggita in Egitto per paura che Erode uccidesse Gesù Bambino, le persone emigrano sempre per necessità, con la volontà di uscire dalla povertà, dalla guerra, dall’emarginazione, dalla violenza di genere, alla ricerca di una migliore qualità della vita, dello studio, del lavoro, dello sviluppo. Aiutaci a valorizzare come ricchezza la presenza di culture diverse e suscita nei nostri governanti l’impegno politico e sociale per creare strategie di inclusione e di integrazione.

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