ATTO DI RIPARAZIONE
Provincia Immacolata
Il peccato dell’indifferenza verso i migranti e i poveri
Oggi ci uniamo in modo particolare alla sofferenza di tanti migranti, persone che lasciano la patria, la famiglia, gli affetti più cari e vanno verso altri Paesi in cerca di un futuro migliore. Nella maggior parte dei casi incontrano un vero Calvario: morte, violenza, inganno da parte di persone senza scrupoli che approfittano della loro situazione di dolore e di fragilità.
In alcuni casi incontrano l’indifferenza, come viene raccontato nella parabola del Samaritano, in cui vediamo diverse persone che si allontanano dalla persona ferita e proseguono il proprio camino.
Ci domandiamo: chi è il mio prossimo? Non sono le persone più vicine a me? Non è con queste persone che devo praticare la misericordia?
Dal Vangelo di Luca (10, 30-37)
Gesù riprese: “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, , vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui, ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?”. Quello rispose: “chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “va e anche tu fa’ lo stesso”.
PREGHIAMO
– Per tutte le persone che bussano alla nostra porta, specialmente per chi non ha niente, per chi ha perduto tutto e vive la solitudine, l’incertezza e la discriminazione, come accade spessa chi ha lasciato il proprio Paese.
– Per tutte le persone che incontriamo nel camino o che ci vengono incontro, perché sappiamo dare non solo aiuto materiale, ma anche affetto, rispetto, una mano amica che comunichi speranza e solidarietà.