NOVENA ALLO SPIRITO SANTO

NOVENA ALLO SPIRITO SANTO 2023
I frutti dello Spirito Santo (cfr Gal 5,22)
nello spirito della Riattivazione.
“Guardando il passato con gratitudine”,
“vivendo il presente con passione”,
“abbracciando il futuro con speranza”.
(Francesco, 28 nov 2014)
INTRODUZIONE
Quest’anno vogliamo improntare la novena di Pentecoste centrando la nostra attenzione sui “frutti dello Spirito Santo” come scrive Paolo Apostolo ai Galati 5, 22. La scelta è motivata dal desiderio di restare “nello spirito della Riattivazione”; di contemplarne i frutti fioriti e maturati nel corso degli anni nelle esistenze di tante sorelle e di imparare a produrne di nuovi, nell’oggi della storia. Le sorelle, nel silenzio, nell’abnegazione di sé, nel distacco e soprattutto nell’amore profondo verso il Crocifisso, la Congregazione, la Chiesa e l’umanità si sono “immolate” perché la linfa del carisma potesse crescere e divulgarsi.
Parliamo soprattutto di sorelle delle quali conosciamo poco ma in realtà esse sono le “radici” che si sono ramificate nel terreno a partire da S. Paolo della Croce e da Maria Maddalena per proseguire fino a noi. Si sa, le radici non vedono la luce ma sono esse a nutrire la pianta. Sono esse che rinvigoriscono il tronco, i rami, le foglie i fiori, i frutti, la vita stessa della pianta. Sono i “frutti veri” dello Spirito, i nuovi e rinnovati fermenti di vita. Impressiona il silenzio del loro vissuto, la loro donazione totale senza proclami; molti nomi appaiono solo nel ricordo quotidiano della loro partenza per il cielo. Spesso sono sorelle prive di istruzione, analfabete, semplici ma giganti della ‘segreta santità della Croce’. Anche se non possiamo ricordarle tutte ma in coloro o nei gesti di cui “faremo memoria” ci sono tutte, indistintamente. Noi siamo i frutti di queste radici, chiamate oggi ad essere “radici” per le sorelle che ci seguiranno. Ci impegniamo a vivere nella santità della Croce per essere degne testimoni delle “radici” nascoste, di queste pagine viventi del Vangelo di Gesù che sono state le nostre sorelle e attualmente anche diversi laici defunti della CLP.

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