Novena allo Spirito Santo – 2° giorno

NOVENA ALLO SPIRITO SANTO 2023
2° Giorno (maggio 20)
Invochiamo il frutto dello Spirito: PAZIENZA
Quante volte abbiamo invocato questo frutto, specialmente in alcune circostanze! La PAZIENZA vera, quella che è dono di Dio, sopporta tutte le offese, non reagisce con la vendetta e le dimentica completamente. Essa implica il coraggio che nasce dallo Spirito, dalla certezza che la Sua Parola è il senso di tutto. Gesù per primo, incarnandosi, ha voluto sperimentare la PAZIENZA nei confronti dell’uomo, accogliendo tutti con serenità, con disponibilità ed amicizia.
Lampada ai miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino [Sl 19(118):105]:
“ [… sappiate] che la prova della vostra fede produce la pazienza. E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla”(Gc 1,3-4). – “Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Guardate l’agricoltore: egli aspetta pazientemente il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le piogge d’autunno e le piogge di primavera. Siate pazienti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina (Gc 5,7-8).
Silenzio orante
Preghiamo (ICor 13,4-8.13):
1. La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. – Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
2. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà.
Insieme: “Queste, dunque, le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte la più grande è la carità!”
Chi ci ha preceduto ha aperto nuove vie: “Per fare la volontà di Dio conviene rinunciare alla propria, e ciò noi tutti dobbiamo farlo senza eccezione”. “Io sono qui in solitudine aspettando che il Signore mi dimostri cosa vuole da me … da noi. Sr Crocifissa è stata veramente una “radice attiva” di pazienza “in attesa della Volontà di Dio”. La sua, tuttavia, è una pazienza che non ha nulla a che fare con la passività sterile. Essa “aspettando” la volontà di Dio, già la contempla attiva nei segni concreti che Dio le invia, primo fra tutti Sr Pia (e in seguito Sr Giovanna) e altri. Con lei ricostruisce la comunione della quotidianità espressa nel “pregheremo, lavoreremo, sfaccenderemo e mangeremo insieme da sorelle e religiose”.
NOI: Chiediamoci: Siamo convinte che la riattivazione del fuoco del carisma riparte da queste azioni così semplici e “banali”? – Di fronte al vertiginoso cambio che si snoda davanti a noi, quali sono i nostri atteggiamenti; cosa cerchiamo e cosa vogliamo veramente? Siamo convinte che il povero quotidiano è il punto di ripartenza per essere dei “segni viventi e significativi di pazienza”?

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